Patrick Zaki è libero, Bologna prepara la festa in piazza Maggiore, cittadinanza onoraria per il ricercatore egiziano, ricchi premi e cotillon; ma perchè la verità per l’altro ricercatore, quello “Italiano” Giulio Regeni sembra ancora in alto mare?
Patrick Zaki è stato infine graziato dal suo magnanimo presidente Abdel Fattah al-Sisi, la notizia è senz’altro buona e unanime il coro del mondo politico: “Grosso successo diplomatico del Governo Meloni”.
E mentre il nostro prudente ministro degli Esteri Antonio Tajani, ci tiene subito a precisare: “Nessun baratto con Regeni” e il bravo viceministro bolognese doc Galeazzo Bignami, proclama trionfante: “Grazie all’intervento del Governo si risolve una questione rimasta per anni irrisolta. Siamo pronti a riabbracciare Zaki nella nostra Bologna“, a molti nostri concittadini può sorgere un dubbio e una domanda spontanea: ma lo slogan dei partiti di governo fino all’ultima campagna elettorale non era stato “Prima gli Italiani”?
Francamente, spiace rompere questo clima di festa generale per questo giovane ricercatore egiziano riconsegnato al “mondo libero”, ma il nostro pensiero non può che andare all’italianissimo ricercatore Giulio Regeni, barbaramente ucciso in Egitto, forse proprio dai servizi Egiziani: una distonia di impegno diplomatico del nostro governo che appare evidente: perchè Zaki “Sì” e Regeni “No“?
Sì, certo essendo ambedue i ricercatori in questione due icone del Mondialismo Progressista e intestarsi questo successo per il Governo di Centro-Destra, comporta che sotto, sotto: “Fa crepare d’invidia le opposizioni di questa Sinistra ormai bolsa e senza identità”, ma a naso però qualcosa proprio non torna: sembra un coro stonato, solo l’eco di quel “Prima gli Italiani” o “Prima il Nord” che per tanti anni hanno riecheggiano nelle campagne elettorali di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Oggi i problemi degli Italiani sono obiettivamente ben altri, coraggio “Patrioti” di ogni latitudine e grado l’importante è passare dagli slogan ai fatti.
Andrea Cometti il 20 Luglio 2023