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Editoria: “Arriva il Decreto che riforma le Agenzie”

Dare valore al lavoro giornalistico contro le fake news


Dieci articoli per ridefinire l’orizzonte delle agenzie di stampa in Italia nel segno della valorizzazione del lavoro giornalistico contro le fake news, in difesa di pluralismo e correttezza dell’informazione. È il decreto firmato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, frutto di un lungo lavoro anche di una apposita commissione presieduta da Sabino Cassese e composta da Giulia Ferrari, Mario Calabresi, Lorenzo Saltari e Nicolò Ambriani.
Non si tratta solo di stabilire criteri per il sostegno economico, ma si punta alla valorizzazione del lavoro giornalistico e al ruolo primario che hanno le agenzie di stampa in uno scenario di sviluppo futuro. Ci sarà quindi ‘un elenco delle Agenzie di stampa di rilevanza nazionale’, che devono garantire pluralismo e completezza dell’informazione, elenco creato sulla base di elementi ‘qualitativi e dimensionali’, che verrà aggiornato ogni anno. Tra i criteri anche che il fatturato provenga per la metà da privati e la certificazione del rating di legalità. La ‘rilevanza nazionale’ si basa dunque su: la disponibilità di un numero di giornalisti, assunti a tempo pieno ed indeterminato, pari a non meno di 50; la corresponsione ai giornalisti di una retribuzione non inferiore alla soglia minima stabilita dal contratto collettivo nazionale del comparto giornalistico; la capacità di garantire giornalmente un numero minimo di lanci pari a 400 con un loro frazionamento non superiore a due lanci; la comprovata idoneità a dislocare in modo continuativo i propri giornalisti sul territorio nazionale in modo da assicurare un’adeguata capillarità nella raccolta delle informazioni primarie. Quindi il lavoro giornalistico e la sua difesa diventano centrali. Inoltre, come parametri ‘premianti’ si considera tra l’altro l’assunzione di giornalisti con meno di 35 anni, gli investimenti in tecnologie innovative, le collaborazioni con agenzie estere. E si stabilisce anche per la prima volta ‘l’istituzione, almeno al momento della presentazione della istanza di iscrizione all’elenco di cui all’articolo 1, della figura del Garante dell’informazione avente la funzione di assicurare la qualità delle informazioni ed impedire la diffusione di fake news, Garante che deve avere ‘provata professionalità, esperienza, imparzialità e senza una pregressa appartenenza all’Agenzia presso cui opera’. Sulla base di tutto questo, ‘il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, sulla base del numero e delle caratteristiche delle Agenzie di stampa di rilevanza nazionale’, definisce il fabbisogno finanziario annuale necessario alla corresponsione del corrispettivo per le dette Agenzie’. ‘Il contratto ha durata di un anno in costanza dei requisiti di cui all’articolo 2 ed è tacitamente prorogato per altri due anni al persistere di detti requisiti’. Ci sarà una ‘fase transitoria pari a tre anni dal primo gennaio 2024, le risorse destinate alle Agenzie di rilevanza nazionale sono pari al 65% della media dei corrispettivi degli ultimi 5 anni percepiti dalle Agenzie di stampa risultate vincitrici della procedura di gara del 2017’. Il restante 35% è destinato all’acquisizione di notiziari specialistici e video realizzati dalle agenzie che verranno assegnati attraverso gare con modalità previste dal codice degli appalti. (Fonte ANSA).

Fonte: https://www.odg.it/editoria-arriva-il-decreto-che-riforma-le-agenzie/52167  del 27 Luglio 2023

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