“Basta Cemento”! è lo slogan dei manifestanti che oggi hanno invaso Cortina, per dire no alla costruzione della pista da bob.
Stamane, 24 settembre 2023, oltre 400 persone si sono radunate davanti la Conchiglia/Pavillon, in piazza a Cortina d’Ampezzo (BL), per manifestare contro la costruzione della pista da bob, in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.
Presenti non solo cittadini locali, ma anche tante associazioni ambientalistiche, politici e gente di altri paesi, accomunati dalle stesse prerogative: “No al cemento sulle Dolomiti!!”
La rappresentante del gruppo: Cortina Bene Comune, la sig.ra Roberta De Zanna, ha voluto puntualizzare quanto sia insostenibile sia dal punto ambientale, sia da quello economico, una costruzione di tale portata. E tanta gente, la pensa in egual misura, vista l’affluenza della manifestazione.
“No al cemento!.” Secondo quanto appurato dall’ente CAI, l’impatto ambientale sarebbe devastante per le Dolomiti.
Perché la deforestazione colpirebbe oltre 25mila mq. di vegetazione e non solo.
L’ex Trampolino “Italia” di Cortina dismesso dal 1990
Sarebbe doveroso prelevare oltre 3000 metri cubi di acqua dalle riserve comunali per la formazione del ghiaccio. Tutto ciò diverrebbe un ostacolo insormontabile, poiché, la sempre meno caduta di neve naturale annuale, genererebbe un elevato rischio di criticità idrica, troppo elevata da sostenere per la città. In più, sommando le immissioni inquinanti dovute all’impiego di sostanze chimiche, necessarie alla buona riuscita del progetto costruttivo e per le opere refrigeranti della pista, si otterrebbero solo costi ingenti, non necessariamente utili.
Col senno di poi, la pista è un optional non essenziale, anzi, probabilmente finirebbe nel dimenticatoio dopo le Olimpiadi, come accaduto in Piemonte. Oppure come il “Trampolino Italia” costruito nella stessa Cortina nel 1923, poi ristrutturato nel 1956 ed abbandonato completamente nel 1990.
Betty Scapolan il 24 Settembre 2023
