Donazzan, “Risultati positivi, specchio di una regione dinamica. Puntare su formazione e istruzione per dare risposte concrete alle imprese”
(AVN) – Venezia, 12 gennaio 2024 – “Dati incoraggianti che fanno emergere la vivacità di una Regione dinamica e intraprendente, che raccoglie le sfide del mercato del lavoro e le interpreta cercando di dare risposte concrete al mondo delle imprese e ai suoi lavoratori. Nonostante i segnali di rallentamento dell’economia, il mercato del lavoro in Veneto nel 2023 ha registrato risultati positivi, migliori di quelli del 2022 e superiori anche ai livelli pre-pandemici del 2019. Crescono le assunzioni e il bilancio occupazionale è buono in tutte le province. A trainare il lavoro sono i comparti di punta della nostra regione: il turismo, che in autunno ha potuto beneficiare di un prolungamento della stagione per le temperature più miti del solito; il commercio al dettaglio e l’agricoltura. Il settore industriale, invece, nonostante un saldo positivo, manifesta più difficoltà. Le nostre imprese cercano professionisti, altamente specializzati, che non trovano. In questo senso siamo fermamente convinti che le riforme approvate dal Parlamento relative all’Istruzione, con la valorizzazione degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) e del Liceo del Made in Italy possano rappresentare la svolta necessaria per formare forze lavoro proiettate verso il futuro”.
Con queste parole l’assessore al Lavoro, all’Istruzione e alla Formazione Elena Donazzan ha commentato i dati relativi all’ultimo report “La Bussola” predisposto da Veneto Lavoro relativi al 2023.
Per maggiori informazioni: https://www.venetolavoro.it/bussola
LA BUSSOLA – Il mercato del lavoro veneto nel mese di dicembre e un primo bilancio del 2023
Nonostante il persistere di segnali di rallentamento dell’economia in uno scenario contraddistinto da forti incertezze, i risultati registrati nel mese di dicembre non vanno a modificare le dinamiche complessivamente osservate. L’andamento del mercato del lavoro in Veneto nel 2023 si è confermato positivo mostrando livelli di crescita superiori sia a quelli registrati nell’anno precedente sia a quelli del periodo pre-pandemico. Questo risultato, condizionato in maniera importante dalle buone performance registrate nella prima parte dell’anno, dal punto di vista contrattuale è legato soprattutto ad un progressivo rafforzamento delle posizioni di lavoro in essere a tempo indeterminato, mentre per quanto riguarda le varie componenti del bacino occupazionale, un andamento positivo è riconducibile in particolare alle donne per la quali si registra un saldo ben al di sopra di quello osservato nel 2022. Su base annua, la crescita occupazionale è confermata in tutti i macro-settori anche se – coerentemente con le caratteristiche evolutive del contesto economico – mostra dinamiche contrapposte: da un lato le attività del terziario, trainate dai servizi turistici, che segnano un incremento delle posizioni di lavoro in essere più marcato rispetto all’anno precedente (nonostante il rallentamento di alcuni comparti dei servizi alle imprese, in particolare nella logistica); dall’altro un progressivo ridimensionamento o assestamento dei livelli di crescita nell’industria che pur evidenzia andamenti non sempre uniformi al suo interno, con comparti in rafforzamento (su tutti quello alimentare) ed altri in significativo calo (calzaturiero, metalmeccanico e “altre industrie”).
Fonte – Comunicato n° 36: https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=13947088 del 13 Gennaio 2024