La vittoria di Vladimir Putin, al contrario di quello che starnazzano i nostri corrotti politicanti e i loro sodali, rappresenta la grande speranza per chi desidera un mondo multipolare e non più asservito alle logiche liberticide e guerrafondaie, di chi si autoproclama in maniera referenziale quale “esportatore di democrazia” di Francesco Montanino Russianews
Putin stravince in Russia, come era ampiamente prevedibile. Un autentico plebiscito, quello dello zar che guiderà il gigante eurasiatico per il quinto mandato consecutivo. Eletto con quasi il 90% dei consensi, con ben due votanti su tre che si sono recati alle urne anche all’estero: numeri che nel nostro “democratico” paese personaggi penosi come Meloni, Salvini, Tajani, Renzi, Schlein e Conte possono solo sognarsi di ottenere, visto che non rappresentano certo la maggioranza di chi si reca alle urne per esprimere la propria scelta.
Un verdetto ineccepibile, che – naturalmente – nella sedicente “comunità” internazionale dove un Biden viene eletto in circostanze ancora non del tutto chiarite (Trump ha parlato di brogli in più riprese ma senza essere stato adeguatamente ascoltato) e i politicanti italiani – come sopra evidenziato – non rappresentano neppure la maggioranza dei votanti (basta vedere le percentuali di astenuti, schede nulle e bianche quando siamo chiamati ad eleggere governatori, sindaci e parlamentari), viene dipinto come qualcosa di irregolare e contrario alla democrazia.
Viene da ridere per non piangere, considerando come nei paesi occidentali il rispetto dei diritti dei cittadini, sia diventato ormai un orpello di cui poter fare spesso e volentieri a meno: pensiamo ad esempio alla costituzione letteralmente fatta a pezzi e presa a calci, ai tempi della psico pandemia quando è stata perpetrata – con il colpevole avallo del presidente Mattarella – a vergognosa discriminazione nei confronti di chi ha preferito non farsi inoculare degli intrugli spacciati per vaccini, i cui effetti collaterali sono ancora del tutto ignoti. O magari, l’ostinazione nel continuare a negare la verità di certe stragi di Stato (Piazza Fontana, Via Fani con l rapimento e il successivo assassinio di Aldo Moro, Ustica, Capaci Via D’Amelio e l’elenco potrebbe davvero continuare all’infinito), a distanza di tantissimi anni, ai cittadini che pure avrebbero il sacrosanto diritto di conoscere anche i mandanti e le logiche, dietro le quali si sono consumate.
Per non parlare, infine, delle percentuali di astenuti, schede bianche e nulle che rappresentano la maggioranza silenziosa dei cittadini e sono espressione evidente di un malessere che affonda le proprie radici nell’acclarata incapacità della politica di fornire adeguate soluzioni ai loro problemi quotidiani. Che si tratti di centrodestra o di centrosinistra, infatti, il comun denominatore è quello di un totale asservimento ai voleri e ai capricci di certe lobby: il piano Kalergi per la riduzione programmata della popolazione a partire dai più anziani anche per far respirare sistemi previdenziali pubblici ormai alla canna del gas, l’agenda 2030 con le follie green che stanno progressivamente distruggendo diversi settori produttori e i dettami tirannici e insopportabili di Davos, rappresentano solo la punta dell’iceberg di una serie di problemi cui molti non stanno prestando la dovuta e adeguata attenzione.
Il rischio di trovarci in un mondo distopico, sulla stessa falsariga di quanto profetizzato da George Orwell nel romanzo “1984”, è tutt’altro che campato in aria. Ecco perché vediamo senz’altro di buon occhio, la volontà e la determinazione di personaggi come Vladimir Putin nel difendere gli interessi del proprio popolo, opponendosi ai tentativi di soggiogarlo e renderlo schiavo come invece sta purtroppo accadendo alle nostre latitudini, da quasi 80 anni a questa parte!
Nessuno dei peones che oggi attaccano Putin e la scelta legittima dei russi, si è mai permesso di parlare di violazione dei diritti umani, come eppure appare evidentissimo! Per costoro, la democrazia significa svendere gli interessi collettivi e metterli all’altare dei desiderata delle lobby e dei potentati. In questa opera di smantellamento sistematico anche dei valori tradizionali come quello della famiglia, trovano la collaborazione di pennivendoli e intellettualoidi da strapazzo e di accatto, che pensano solo ed esclusivamente al proprio orticello, in barba al diritto di fornire un’informazione chiara e trasparente come la loro professione e posizione, in realtà gli impone.
Putin è stato rieletto dai russi, sia perché deve portare a termine l’operazione militare speciale con la quale denazificare l’Ucraina, sia per gli ottimi risultati conseguiti in tutti questi anni in termini di politica economica conseguiti: rispetto all’epoca mediatamente successiva alla caduta del comunismo e alla disastrosa situazione esistente in Russia durante l’epoca di Eltsin, il tenore di vita dei russi è sensibilmente migliorato in termini anche di sicurezza e benessere.
Alcuni dati possono senz’altro rendere meglio l’idea e farci capire le ragioni del suo successo: PIL in crescita del 5,5% su base annua, disoccupazione al 2,9%, tasso di inflazione annua al 7,7%, tassazione bassa (le imposte sulla persona solo del 13%, mentre quelle sulle imprese non superano il 20% (fonte: https://it.tradingeconomics.com/russia/indicators). L’esatto contrario di quel che accade dalle nostre parti, dove la disoccupazione è ancora ben oltre il 7%, la pressione fiscale erode in media almeno il 50% (in alcuni casi, anche il 70%) dei redditi di cittadini e imprese senza però fornire servizi qualitativamente adeguati, un PIL che non cresce mai oltre il punto percentuale, inflazione reale che è assai più alta di quella che continuano a farci credere e un debito pubblico che in Russia è appena il 17% del PIL mentre n Italia è oltre 7 volte superiore (quasi il 135%)!
Insomma, ce ne vuole davvero di coraggio nel criticare le scelte dei russi, limitandoci soltanto a esaminare dei numeri che possono effettivamente apparire freddi. Ma che già da soli raccontano in maniera esauriente, come in Russia si possa godere di uno standard di vita sicuramente migliore del nostro in cui dobbiamo stare attenti persino alle nostre stesse ombre, se pensiamo a quanto faccia acqua da tutte le parti il sistema giudiziario italiano che – a ogni piè sospinto – scarcera i delinquenti, preoccupandosi di sbattere in galera gli innocenti!
Prima perciò di mettere il naso in affari di cui certi personaggi hanno nulla o scarsa conoscenza, logica imporrebbe sempre di verificare invece di adottare posizioni esclusivamente per partito preso come è – del resto – prassi ormai consolidata nella nostra republichetta delle banane. Le menzogne dei media di regime, per fortuna, hanno le gambe molto corte e sono in tanti quelli che si sono mangiati la foglia e non vogliono più che il nostro paese continui a utilizzare i soldi delle nostre tasse per foraggiare il regime nazista di Kiev. E questo, solo perché bisogna assecondare il desiderio di una guerra per interposta procura, preteso dalla carogna globalista e massone che sta cercando a tutti i costi il “casus belli” per poter scatenare un conflitto nucleare, dalle conseguenze che potrebbero essere davvero letali per la nostra stessa sopravvivenza.
La vittoria di Vladimir Putin, al contrario di quello che starnazzano i nostri corrotti politicanti e i loro sodali, rappresenta la grande speranza per chi desidera un mondo multipolare e non più asservito alle logiche liberticide e guerrafondaie, di chi si autoproclama in maniera referenziale quale “esportatore di democrazia”. Una democrazia in cui – ricordiamolo sempre – le voci contrarie vengono sempre rigorosamente silenziate e chi scoperchia certi vasi di Pandora, paga sempre con la propria vita il costo di aver provato a opporsi a tali logiche. E in cui, soprattutto, si utilizzano le bombe così come la storia ci insegna…
Francesco Montanino
Fonte: https://press.russianews.it/press/ del 18 Marzo 2024