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Euro-voto 2024: “Turarsi il naso e andare a votare: cui prodest”? di Andrea Cometti

L’Agenda 2030 per una “Transizione democratica”: tra sindrome di Stoccolma e “Mimetismo” elettorale, riflessioni sulle motivazioni di voto per le prossime Elezioni Europee di Giugno 2024

Parafrasando Indro Montanelli con il suo storico “Turiamoci il naso e votiamo Dc”, per le Europee di Giugno molti elettori indecisi si domandano: perchè dovrebbero “Turarsi il naso e andare a votare”?

Il primo degli appellanti al voto è proprio il nostro plurimandatario presidente che, come un innocuo piazzista ci invita ogni giorno a quell’atto di alta democrazia, che è: “Andare a votare” ma, – e qui bisognerebbe insospettirsi – richiamando al contempo ad una necessaria accelerazione dell’Agenda 2030 e spesso ammonendo severo che: “Indietro non si torna!”.

Invero lui, primo difensore dei nostri diritti sanciti dalla sacra Carta Costituzionale e con l’uomo del Britannia garante dei poteri finanziari internazionali, in cuor suo conosce benissimo la verità del sotteso cui prodest?, ovvero che: chiunque andrà a votare da destra a sinistra – indipendenti compresi – come ogni ruscello o fiume carsico che sia, sarà destinato a sfociare nel “Mare Magnum” dell’Agenda 2030 e per essa volente o nolente, con consapevolezza o meno l’Italico popolaccio voterà festante e forse ringraziando.

Che la politica di casa nostra sia diventata da tempo uno sterile monolite senza idee, con programmi fotocopia di tutti i partiti è sotto gli occhi di tutti coloro che lo vogliono vedere, Astensionismo docet: forti di un sistema mediatico unidirezionale, quasi militarizzato nel promuovere l’Agenda 2030 e al grido di: “E’ l’Europa che ce lo chiede!” o “E’ l’emergenza climatica la priorità!”, esiste in Italia ormai un solo partito: quello del “Pensiero Unico”; ed è quello appunto, che ci vuole imporre una “Transizione integrale” verso un futuro fatto di clamorose rinunce alle nostre elementari libertà individuali e altrettante prerogative economiche, ben sintetizzate nello slogan dell’Agenda 2030: “Non avrai nulla e sarai felice!”.

Eurovoto 2024: “Turarsi il naso e andare a votare: cui prodest”?

In fin dei conti basterebbe saper leggere, anche se a tradurre i testi delle Agende 2030 in modo adeguato ci pensano “Per noi” altri o la fantomatica Intelligenza Artificiale: tra l’incredulo e il rassegnato, probabilmente molti italiani non sanno proprio cos’è l’Agenda 2030 o non ne hanno capito bene i fini e le implicazioni, nonostante ormai ogni sito istituzionale dal più piccolo comune a quelli ministeriali e a cascata tutti gli enti e associazioni collegati ne riportino i punti programmatici con gli onnipresenti mantra di “Green & Sostenibile”, parole chiave di una ormai tediosa e martellante Propaganda che a reti unificate lorsignori ci propinano h.24.

Insomma, una meravigliosa “Macchina da Guerra” autoreferenziale e iperfinanziata a pioggia dall’Ue, Oms & Associati, spesso con l’intervento economico diretto dei noti “disinteressati” filantropi: un Moloch mutante che non fa prigionieri e che anzi determinando con Algoritmi miracolosi i risultati elettorali, riesce perfino a farsi pagare la corda, Agricoltori docet dai loro stessi impiccati! o come si è ben visto nella fallimentare gestione della crisi pandemica con salatissimi sieri miracolosi, esosi tamponi e ridicoli banchi a rotelle finiti tristemente al macero.

Tra pigrizia intellettuale o analfabetismo di ritorno: qual’è il reale grado di consapevolezza degli Italiani su queste delicate problematiche, che lo toccano direttamente nella sua sfera privata ed economica?

In realtà, forse solo da quando l’Agenda 2030 ha incominciato a mettergli direttamente le mani nel portafoglio, anche l’Italiano medio si sta risvegliando dal suo pigro torpore: surreali direttive Ue su misure dei vegetali, riposo dei terreni, della pesca ecc. vanno ad interessare direttamente la nostra tavola ed obbiettivamente mangiare carne sintetica con Cavallette & Grilli non è la stessa cosa delle prelibatezze previste dalla nostra dieta Mediterranea; Case Green, controverse Auto Elettriche e fantasiosi Piani di “Resilienza” Pnrr con cui ci siamo indebitati fino al collo, ipotecando il futuro delle prossime generazioni, stanno facendo il resto in merito alla presa di consapevolezza di questa ingombrante Agenda 2030 impostaci dall’Ue.

L’Agenda 2030 per una “Transizione democratica”: tra sindrome di Stoccolma e “Mimetismo” elettorale, riflessioni sulle motivazioni di voto per le prossime Elezioni Europee di Giugno 2024

Certo, se l’Euro rimane fonte di mille discussioni tra economisti ed esperti, troppo spesso la moneta Ue in passato è stata usata per mera propaganda elettoralistica, da parte di partiti che una volta arrivati a Bruxelles ne hanno capovolto i temi della campagna elettorale: oggi ironia dei tempi è stata fatta chiarezza, de facto vietando con un tacito patto di palazzo, la presenza di partiti direttamente “Euroscettici”; silenziata la Brexit, la reale sudditanza e dipendenza dell’Euro dal Dollaro Usa emerge evidente in relazione ai conflitti bellici in Ucraina e Israele, con controverse sanzioni alla Russia che, se preoccupano non poco il mondo imprenditoriale Italiano, sembrano lasciare indifferenti le scelte di politica estera dell’attuale governo.

In conclusione, nell’approssimarsi al voto invitiamo a riflettere su quell’11 settembre della nostra Democrazia che è stato il surreale periodo della crisi “Pandemica” con i suoi obblighi draconiani e traumatiche repressioni – che sono la cartina di tornasole di quella “Transizione democratica” voluta e programmata dall’Agenda 2030 dell’Ue -; pur sapendo che al solito non cambierà nulla nel nostro Gattopardesco orizzonte e facilmente tutto verrà silenziato, mascherando con Commissioni d’inchiesta “Fantoccio” le verità più scomode dei suoi impuniti registi, ci domandiamo curiosi se nel generale “Mimetismo” elettorale del momento, specchio di una sterile offerta politica: vincerà la sindrome di Stoccolma o prevarrà la consapevolezza di chi semplicemente si domanderà: se nel 2030 “Non avrò nulla” perchè mai lorsignori dovrei anche votarli?

Andrea Cometti il 18 Maggio 2024

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