Perchè siamo un popolo che non esiste, che non ama e non si ama, e che vive pazzescamente i propri ultimi giorni di Pompei? Non tutti hanno tradito. Non tutti sono ciechi e sordi. Non tutti sono idioti o venduti. E anche questa è una prova dell’azione di Dio nella storia e nei cuori dei suoi figli fedeli.
Ho visto una immagine della usuale parata militare. Il.momento più significativo, quello dell’inno nazionale. Diciamo che il Principato di Andorra avrebbe preparato una scena più incisiva. Che Suriname avrebbe fatto sfilare più armi e militari con più spirito marziale. Una tristezza penosa, specchio perfetto del valore di questo miserabile Stato.
Del resto, le poche armi che avevamo le abbiamo regalate a chi ci sta portando al disastro nucleare. Sentendo per qualche secondo l’inno nazionale dinanzi a questa patetica scena (c’era una specie di missilotto che appariva un rimasuglio della Grande Guerra), ho pensato a tutti i protagonisti del cosiddetto “Risorgimento”, a tutti i morti delle due guerre mondiali, all’illusione degli uomini che si vendono alla Rivoluzione.
Ma soprattutto ho pensato al fatto che alla vigilia di quanto potrebbe accadere, siamo lo Stato più disarmato e impotente di tutto l’Occidente. Colonia invasa e ridicola. Eterodiretta e in mano alla criminalità organizzata e guidata da forze odiatrici e dissolutrici.
Col debito pubblico più colossale del mondo. Con un popolo che non esiste, che non ama e non si ama, e che vive pazzescamente i propri ultimi giorni di Pompei. Il dono del Risorgimento e della Repubblica fondata sul lavoro.
Eppure, quei pochi che capiscono, possono ancora salvarsi. Almeno nella propria dignità di uomini liberi. Ancorandosi alle proprie radici spirituali e civili, e al senso cristiano e naturale della vita personale, familiare e sociale. Al ricordo dei propri antenati e delle proprie tradizioni. Nell’abbandono all’unico Signore della storia, fedeli alla Sua unica Verità.
Sono i pochi in cui dimora la speranza, perché sono liberi dell’inganno e dal sortilegio. Questi pochi esistono, sono sparsi ovunque in piccole realtà sul territorio italico, io li conosco, io li visito: sono loro a darmi la speranza.
Non tutti hanno tradito. Non tutti sono ciechi e sordi. Non tutti sono idioti o venduti. E anche questa è una prova dell’azione di Dio nella storia e nei cuori dei suoi figli fedeli.
Prof. Massimo Viglione
Fonte: https://www.facebook.com/massimo.viglione.79 del 03 Giugno 2024