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Analisi e curiosità sul Voto Europeo

Tra anacronistici ridardi e astensionismo record: una analisi contro-corrente del voto Europeo del 8-9 Giugno 2024 di Andrea Cometti

Perchè queste Elezioni Europee si sono dimostrate come il trionfo della Propaganda?

Astensionismo primo partito in Italia: “i dati reali”

Incredibilmente sono passati diversi giorni dalla chiusura dei seggi delle Elezioni Europee ma i dati definitivi tardano ad arrivare a causa di 78 sezioni della Circoscrizione III del Comune di Roma che devono essere ricontati: ai dati finali mancano all’appello 60/70.000 elettori romani, come da nota dettagliata (1*) che però secondo il Ministro Piantedosi non hanno rallentano i calcoli per la determinazione degli eletti, ma che comunque dovranno essere disponibili entro la data della loro proclamazione.

Ora, se l’affluenza alle urne misura il grado di “Buona salute” di una democrazia compiuta e il correlativo dato sull’astensionismo ne fotografa immediatamente la fidelizzazione e fiducia del corpo elettorale su di essa; in queste scontate e un pò soporifere Elezioni Europee l’unico dato pirotecnico, che balza agli occhi è lo spartiacque storico di un’affluenza alle urne, che per la prima volta in Italia è sotto la soglia psicologica del 50%.

Secondo i dati del Ministero degli Interni (2*) alle Elezioni Europee in Italia ha votato il 49,69% degli aventi diritto, ma se si considerano – giustamente – anche gli Elettori Estero, l’affluenza scende ad una percentuale del 48,31%. Dopo una campagna elettorale a dir poco martellante sulla necessità di recarsi alle urne, notiamo il fatto che gran parte dei media hanno preferito veicolare il solo dato Italiano 49,69% appunto, quando quello reale su cui si calcolano gli eletti è quello totale Italia + Estero del 48,31% (con astensione al 51,69%). Comunque sia quello dell’astensionismo è ben ampliamente il “Primo partito in Italia”: se si pensa poi, che il primo partito nominale Fratelli d’Italia vale in termini reali ¼ del medesimo (6.724.269 voti su 51.214.348 cioè il 13,1%)  e la cosa dovrebbe far molto riflettere come il dato definitivo dell’affluenza delle circoscrizioni Italia Insulare del 35,28% e Italia Meridionale del 42,09% che si commentano da sole.

A questo dato del 48,31% andrebbe poi senz’altro sommata una percentuale di “Astensionismo indiretto” determinato dalle Schede Bianche – come molti politologi suggeriscono di considerare – e probabilmente anche gran parte delle Schede Nulle con motivazioni riconducibili a un voto di protesta per mancanza di partiti o per candidati che non soddisfano l’elettore. Nel caso delle Schede Nulle poi come molti scrutinatori ben sanno, spesso sono una fantasiosa collezione di frasi ingiuriose, disegnini volgari, che comunque sono espressione del grado di considerazione che molti elettori Italiani hanno della loro classe politica. Ultima considerazione da evidenziare è che si è visto anche l’effetto traino delle elezioni amministrative su quelle Europee: nei comuni dove si votava solo per le europee l’affluenza è stata del 42,2%, mentre dove si votava sia per le europee sia per le amministrative è stata ben del 62,8%: ergo se non ci fosse stata l’election day l’astensionismo sarebbe stato molto maggiore.

Entrando infine nel merito statistico dei dati, pur non avendo quelli definitivi di Schede Bianche e Schede Nulle si riesce con i dati ministeriali pervenuti ad ottenere una quota percentuale valutabile in 2/2,5% (3*) che porterebbe il dato dell’astensione ad un più realistico 54%.

(2*)  Ministero degli Interni sito Eligendo – Votanti

Il peso reale dei partiti e i “Voti assoluti”

Un dato statistico molto interessante, sempre sottaciuto dai partiti e dalla grande stampa è la vera percentuale dei partiti calcolata sugli aventi diritto al voto, che esprime in percentuale la reale consistenza delle forze politiche in relazione all’intero corpo elettorale e che ne denuncia con immediata chiarezza l’irrisoria percentuale con cui i partiti andranno a governare.

I partiti risultati alla mano (4*) con l’astensionismo alle stelle escono letteralmente “Prosciugati” in termini quantitativi di consenso: Fratelli d’Italia su 51.214.348 con i suoi 6.724.269 voti influisce per il 13,1%, il Partito Democratico l’11%, il Movimento 5 Stelle il 4,5%, Forza Italia Noi Moderati il 4,4% (con l’apparentamento dell’Svp arriva ad essere il 3° partito) la Lega per Salvini Premier il 4,00%, Alleanza Verdi e Sinistra il 3,0%, Stati Uniti d’Europa l’1,7% e Azione l’1,5%. (Vedi 5* Tabella sul peso reale dei partiti e i “Voti assoluti” calcolati sul totale dei votanti).

I voti assoluti poi parlano chiaro e tranne la miracolata Alleanza Verdi e Sinistra con il controverso caso di Ilaria Salis – 1584.500 voti e un più 600.000 rispetto le politiche 2022 – tutti i festeggianti e vittoriosi alle Europee da FdI di Giorgia Meloni al Pd di Elly Schlein subiscono corposi abbandoni numerici dell’elettorato.

Sono proprio lontani tempi in cui Berlusconi rastrellava 10,8 milioni di voti (2009) o Renzi con gli 11,2 milioni di voti al Pd e l’eclatante 40,8% del 2014, come lo stesso Salvini che nelle scorse Europee del 2019 con 9,2 milioni di consensi raggiunse un maestoso 34% dei consensi: oggi a Giorgia Meloni è bastato un modesto 28,8% con 6.724.269 di voti per essere al vertice della lista, non importa se dalle politiche del 2022 ha perso quasi 700.000 elettori e l’8%, come al Pd che con 5.637.200 per la prima volta alle Europee va sotto i 6 milioni; certo rispetto le politiche guadagna 300.000 forse vince le “Primarie” del capo largo ma parlare di effetto Schlein, che nelle preferenze perde tutti i confronti interni (Bonaccini, Nardella, De Caro, Gori ecc.) sembra fuori luogo. Il Movimento 5 stelle di Conte evapora perdendo 2 milioni di voti rispetto il 2022 e meno 8,4 milioni rispetto le trionfali politiche del 2018: una Caporetto totale, come quella di Azione di Calenda e Stati Uniti d’Europa di Bonino e Renzi rimasti sotto la soglia del 4%.

Ancora nel centrodestra se Salvini contiene i danni con il Generale Vannacci e le sue 500.000 preferenze – la Lega perde “solo” 350.000 lasciando invariata la percentuale numerica del 2022 – buono è anche il risultato di Anna Maria Cisint eletta in Friuli; Forza Italia con Noi Moderati perde solo 300.000 rispetto due anni fa, ma il dato finale del centrodestra non lascia scampo: in totale rispetto le Elezioni politiche del 2022 perde ben 1.200.000 voti.

Se il dato più preoccupante che emerge da queste elezioni è l’astensionismo, ovvero un sostanziale rifiuto dell’elettorato verso le istituzioni Europee e la politica in generale, percepite come entità lontane dai loro interessi e i continui scandali – Panzeri e il Quatargate, Von der Leyen e il Pfizergate e lo stesso caso Toti in Liguria – di certo non aiutano a recuperare la fiducia degli stessi evidenziamo il caso di Bari con il candidato del Pd all’Europarlamento Antonio De Caro sindaco della città pugliese, che nonostante la sua amministrazione sia al centro di pesanti indagini per infiltrazioni mafiose e corruttele varie con invio di ispettori ministeriali, ottiene quasi mezzo milione di preferenze a casa sua e un risultato plebiscitario di consenso nei suoi confronti che lascia sbalorditi.

(4*)  Tabella dei risultati finali

Il caso voto estero e la novità dei “Fuori sede”

Al tempo delle quote rosa e delle categorie svantaggiate tutelate, il voto “Europeo Estero” ha dei risvolti veramente paradossali: esso dava la possibilità di votare dall’estero ai soli membri Ue – tra l’altro con affluenze decisamente basse – per gli extra Ue niente. Eclatante il caso dei circa 500.000 Italiani vittime della Brexit che solo attraverso un costoso viaggio o volo aereo hanno potuto votare in patria, stessa sorte per gli Italiani di Svizzera e del resto del mondo, de facto discriminati nel loro diritto al voto: Italia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Irlanda e Malta sono state le nazioni Ue che si sono distinte in questa incredibile dimenticanza.

Si sono recati alle urne anche circa 23 mila “Studenti-elettori” fuori sede che è la novità di questa tornata elettorale, cioè la possibilità per gli studenti fuori sede di poter votare nel Comune di una regione diversa da quella della lista elettorale in cui sono iscritti: l’affluenza è stata dell’80,84% e il 40% ha votato per l’Alleanza Verdi-Sinistra a conferma di una consolidata matrice a sinistra del mondo universitario.

(3*)  Tabella dell’elaborazione delle Schede Bianche e Nulle

Preferenze, eletti e curiosità

Veniamo ora ad alcune curiosità, in cui spicca che il piccolo Molise è la regione più “Leghista” d’Italia con il suo 17% ! Altro che Padania, Veneto o Lombardia in cui la candidatura del Generale Vannacci ha fatto storcere il naso a non pochi vecchi militanti di Alberto da Giussano: è la svolta della nuova “Lega nazionale” salviniana rispetto la Lega Nord autonomista di Bossi – che sembra abbia votato Forza Italia – e lo scontro interno, talvolta cruento con espulsioni, diaspore in Forza Italia ed epurazioni, tra queste due linee di partito sarà il tema dominante del prossimo futuro, in cui la nuova figura “indipendente” del Generale autore del libro “Il Mondo al Contrario” sarà determinante.

Ultima considerazione riguarda i movimenti del dissenso, che come previsto escono con le ossa rotte da queste elezioni: già falcidiati dalla raccolta firme, divisi come alle politiche, in barba alla par condicio in campagna elettorale sono stati palesemente boicottati dai media; in particolare la Lista Arlecchino di Cateno De Luca – che comunque raggiunge il 6% nella sua Sicilia – ottiene solo 285.600 voti e l’1,22%, troppo poco nonostante i volenterosi Sara Cunial, Francesco Amodeo e Vito Comencini. Di contro Santoro con Pace Terra e Dignità con 516.000 voti e 2,20% è stata un’altra  “inutile” sorpresa di un evidente malcontento e dissenso, in questo caso tutto all’interno al variegato mondo della sinistra.

In conclusione, queste Elezioni Europee si sono dimostrate come il trionfo della Propaganda e della programmazione ben eseguita di un canovaccio prestabilito e l’esultanza di Ursula von der Leyen candidata dei Popolari Europei per una riconferma alla presidenza Ue a poche ore dalla chiusura delle urne ne è la rappresentazione plastica e simbolica.

(5*) Tabella sul peso reale dei partiti e i “Voti assoluti” calcolati sul totale dei votanti

Note:

 (1*)  Ecco le 78 sezioni soggette ad un problema informatico della Circoscrizione III del Comune di Roma (60/70.000 elettori) inviati all’Ufficio elettorale provinciale per il completamento delle operazioni: SEZIONE 11 Elettori: 830 SEZIONE 15 Elettori: 870 SEZIONE 216 Elettori: 905 SEZIONE 222 Elettori: 998 SEZIONE 239 Elettori: 892 SEZIONE 286 Elettori: 915 SEZIONE 295 Elettori: 850 SEZIONE 342 Elettori: 750 SEZIONE 394 Elettori: 868 SEZIONE 415 Elettori: 1.026 SEZIONE 430 Elettori: 892 SEZIONE 469 Elettori: 878 SEZIONE 505 Elettori: 875 SEZIONE 512 Elettori: 1.247 SEZIONE 566 Elettori: 754 SEZIONE 574 Elettori: 831 SEZIONE 631 Elettori: 884 SEZIONE 633 Elettori: 779 SEZIONE 637 Elettori: 876 SEZIONE 689 Elettori: 1.117 SEZIONE 697 Elettori: 946 SEZIONE 727 Elettori: 782 SEZIONE 730 Dati in aggiornamento SEZIONE 740 Elettori: 1.044 SEZIONE 841 Elettori: 687 SEZIONE 924 Elettori: 1.176 SEZIONE 1029 Elettori: 769 SEZIONE 1046 Elettori: 567 SEZIONE 1050 Elettori: 589 SEZIONE 1086 Elettori: 912 SEZIONE 1120 Elettori: 660 SEZIONE 1127 Elettori: 1.106 SEZIONE 1131 Elettori: 828 SEZIONE 1437 Dato indisponibile SEZIONE 1559 Elettori: 1.028 SEZIONE 1590 Elettori: 818 SEZIONE 1595 Elettori: 1.025 SEZIONE 1679 Elettori: 671 SEZIONE 1684 Elettori: 650 SEZIONE 1696 Elettori: 823 SEZIONE 1707 Elettori: 769 SEZIONE 1718 Elettori: 983 SEZIONE 1722 Elettori: 708 SEZIONE 1770 Elettori: 811 SEZIONE 1772 Elettori: 733 SEZIONE 1774 Elettori: 759 SEZIONE 1803 Elettori: 968 SEZIONE 1807 Elettori: 944 SEZIONE 1808 Elettori: 1.029 SEZIONE 1830 Dato indisponibile SEZIONE 1842 Elettori: 960 SEZIONE 1871 Elettori: 925 SEZIONE 1959 Elettori: 951 SEZIONE 1994 Elettori: 1.142 SEZIONE 1998 Elettori: 1.109 SEZIONE 2050 Elettori: 930 SEZIONE 2080 Elettori: 1.129 SEZIONE 2096 Elettori: 1.082 SEZIONE 2107 Elettori: 695 SEZIONE 2122 Elettori: 781 SEZIONE 2125 Elettori: 873 SEZIONE 2127 Elettori: 878 SEZIONE 2138 Elettori: 896 SEZIONE 2171 Elettori: 865 SEZIONE 2232 Elettori: 747 SEZIONE 2233 Elettori: 1.204 SEZIONE 2234 Elettori: 934 SEZIONE 2245 Elettori: 940 SEZIONE 2251 Elettori: 1.164 SEZIONE 2265 Elettori: 961 SEZIONE 2306 Elettori: 999 SEZIONE 2350 Dato indisponibile SEZIONE 2375 Elettori: 774 SEZIONE 2391 Elettori: 1.071 SEZIONE 2394 Elettori: 944 SEZIONE 2425 Elettori: 865 SEZIONE 2436 Elettori: 1.093 SEZIONE 2511 Elettori: 660 SEZIONE 2528 Elettori: 1.118

(2*)  Ministero degli Interni sito Eligendo – Votanti

(3*)  Tabella dell’elaborazione delle Schede Bianche e Nulle

(4*)  Tabella dei risultati finali

(5*) Tabella sul peso reale dei partiti e i “Voti assoluti” calcolati sul totale dei votanti

In redazione Andrea Cometti il 15 Giugno 2024

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