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Padre Marco d’Aviano a Conegliano (Treviso)

Viaggio con Diotisalvi Perin alla scoperta dell’antichissima chiesetta ottagonale intitolata a Maria delle Vittorie, che annovera la frequentazione di Padre Marco d’Aviano, nei suoi frequenti spostamenti nei conventi dei frati cappuccini in Veneto di Maurizio Pertegato

Grande predicatore, taumaturgo, artefice della salvezza dell’Europa cristiana dai turchi. E’ Padre Marco d’Aviano, nato nella località pordenonese il 17 novembre 1631. Il cappuccino, in questo articolo, viene ricordato da chi si definisce un suo “amico”, il ricercatore Diotisalvi Perin, considerato un assessore alla Cultura ad honorem del territorio del Piave, spaziando dalla storia, alla rivalutazione dei nostri luoghi, ai problemi ambientali, alla collezione di mezzi d’epoca.

Diotisalvi Perin ci guida a conoscere Padre Marco d’Aviano a Conegliano

Quando ho bisogno di qualcosa – rivela – lo interpello e lui, nel limite del possibile, mi aiuta. E’ stato un grande personaggio, boicottato dalla Chiesa, che oltre 300 anni fa ha salvato l’Europa dall’invasione dei turchi. Avanzava con la Croce di fronte all’esercito turco e loro, dallo spavento, scappavano. Era sempre al cospetto di sua Altezza imperiale, la casata degli Asburgo. Padre Marco d’Aviano è stato un grande uomo di pace”. “A Vallonto di Fontanelle – continua Perin – abbiamo eretto un grande monumento con la sua figura, il più grande monumento d’Europa, in bronzo e acciaio, con la sfera del mondo dietro a lui, realizzata dallo scultore Pietro Stefan”. Su Padre Marco, il Comitato imprenditori veneti ha realizzato alcuni libri tra cui “Mezzaluna e Croce: Marco d’Aviano e la salvezza dell’Europa” di Erich Feigl, con la firma autografata da sua Altezza Imperiale Otto d’Asburgo.

Via intitolata a Padre Marco d’aviano

Altra annotazione importante riguarda il film realizzato da Martinelli che ha realizzato, per la Rai, il film “11 settembre 1683”. “Se non ci fosse stato Padre Marco – sottolinea Perin – il giorno dopo i turchi avrebbero invaso Roma, penetrando anche in Vaticano e la storia sarebbe profondamente cambiata. Purtroppo, questo film ha avuto qualche problema con la Chiesa, perché questa pellicola di Martinelli, con cui intrattengo una buona amicizia, è davvero importante, ma secondo alcuni analisti del Vaticano sarebbe molto cruento, con troppi morti in questa furiosa battaglia. A mio giudizio, si tratta di un film normale. E’ uscito nelle sale per un breve periodo, per poi essere ritirato su ordine del Vaticano. Noi puntiamo, invece, a portare avanti la storia dell’assedio di Vienna. Faccio un invito al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a battersi per far vedere questo importante film, costato diversi milioni di euro e avrebbero dovuto esserci tre puntate da trasmettere sulla tv nazionale. La stessa Regione Veneto e anche la Regione Friuli Venezia Giulia hanno contribuito con una quota alla realizzazione di questa pellicola”.

L’antichissima chiesetta ottagonale intitolata a Maria delle Vittorie a Conegliano (Treviso)

A Conegliano, in vicinanza del borgo storico Ponte della Madonna, adiacente alle mura medievale della città del Cima, va assolutamente visitata l’antichissima chiesetta ottagonale intitolata a Maria delle Vittorie, che annovera la frequentazione di Padre Marco d’Aviano, nei suoi frequenti spostamenti nei conventi dei frati cappuccini in Veneto. Padre Marco venerava la Madonna Maria delle Vittorie, alla quale chiedeva sostegno nel pellegrinare in varie città europee quale cristiano, predicatore itinerante, taumaturgo, diplomatico, eroe. La chiesetta, nel tempo, ha visto la realizzazione di alcune lapidi ai Caduti della seconda guerra mondiale. Sono del 1600 le quattro lunette nella parte alta che ricordano l’aquila bicipite degli Asburgo. Nella parete dove c’è una tela rossa con il Crocifisso, erano appese, fino ai primi decenni del Novecento, le cose abbandonate dai turchi in guerra, il 12 settembre 1683: uno stendardo, uno scudo e una coda di cavallo. “Purtroppo – rivela Perin – qualcuno ha pensato di cancellare la storia, facendole sparire”.

L’interno della Chiesetta

La chiesetta è aperta nelle ore del mattino, e ci si potrà immergere nella storia europea del tempo, con Vienna capitale del Sacro romano impero, con la dinastia degli Asburgo. Interessante, poi, visitare anche la chiesa di Rizzios di Calalzo di Cadore, per vedere altre testimonianze della già citata battaglia di Vienna, tra cui gli abiti indossati da Padre Marco nella Santa Messa del 12 settembre 1683 sul monte Kahlenberg, sopra Vienna, prima della liberazione della capitale austriaca.

I sandali di Padre Marco, utilizzati nei suoi continui pellegrinaggi, sono invece custoditi nell’archivio provinciale dei Cappuccini a Mestre, in provincia di Venezia. “Siamo onorati – conclude Perin – di aver collaborato con il parroco don Brunone De Toffol, già arciprete di Farra e parroco di Soligo, a promuovere la dedica di alcune vie in Friuli Venezia Giulia e in Veneto al salvatore dell’Europa cristiana, Padre Marco d’Aviano. Nella via dedicata a Conegliano, sulla targa abbiamo scritto ‘Padre Marco d’Aviano, cappuccino 1631-1699, taumaturgo, diplomatico, eroe. Seguì la Croce senza vantarsi di averla portata”.

Dopo un lungo processo di beatificazione, Marco d’Aviano è stato proclamato Beato da papa Giovanni Paolo II^ il 27 aprile 2003.

Altra immagine della chiesa

Maurizio Pertegato il 24 Giugno 2024

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