Aperti dall’autorità investigativa militare russa oltre 200 volumi sull’attacco terroristico ucraino a Kursk. Il caso dei 2 giornalisti italiani della Rai di Russia News
Il 6 agosto 2024 è stato lanciato un massiccio attacco alla regione di Kursk da parte dell’esercito ucraino. Per questo atto è stato dichiarato lo stato di emergenza federale nella regione, nonché molteplici allerte di raid aerei. I residenti dei distretti di confine sono stati evacuati in sicurezza. Secondo il Ministero delle emergenze russo, più di 10.000 sfollati sono stati ospitati in centri di accoglienza temporanei in 30 regioni russe.
La portavoce del Comitato investigativo russo Svetlana Petrenko ha dichiarato all’agenzia di stampa russa TASS il 7 agosto, che è stata avviata un’indagine penale sull’attacco. Il 9 settembre, il Comitato investigativo ha riferito di aver avviato procedimenti penali separati contro militari ucraini, sospettati di vari crimini commessi sul territorio della regione di Kursk.
L’indagine penale, avviata dalla Russia per l’attacco dell’Ucraina alla sua regione di Kursk, comprende già oltre 200 volumi, ha dichiarato il portavoce dell’autorità investigativa militare russa, Dmitry Goryachenkov. “Gli investigatori militari – ha affermato Goryachenkov – hanno avviato un’indagine penale sull’attacco alla regione di Kursk, organizzato da gruppi armati ucraini. Al momento, il caso penale conta più di 200 volumi“. Tra le accuse attualmente oggetto di indagine ci sono omicidi, tentati omicidi e atti di terrorismo.
Tra gli indagati anche 7 giornalisti occidentali e ucraini tra cui la reporter italiana Rai Battistini e l’operatore Traini. Sette giornalisti occidentali e ucraini sono stati inseriti nella lista degli indagati delle indagini russe con l’accusa di “attraversamento illegale del confine russo”. Nell’elenco ci sono anche due italiani: la giornalista del Tg1, Stefania Battistini e l’operatore della Rai, Simone Traini. Gli altri cronisti nel mirino di Mosca sono Nick Walsh della Cnn, Nicholas Simon Connolly della Deutsche Welle, Natalya Nagornaya, corrispondente dell’emittente tv ucraina 1+1, ed altre due giornaliste ucraine, Diana Butsko e Olesya Borovik.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha reso noto di aver fatto “convocare alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca”. In verità a sorprendere è l’affermazione del ministro italiano, come se entrare in uno stato straniero senza autorizzazione, fosse un atto normale.
Fonte: https://press.russianews.it/press/ dell’ 15 Settembre 2024