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Ue, attacco ideologico al Vino Italiano

Vino, Cisint (Lega), da Ue attacco ideologico a comparto vitivinicolo, interrogazione a Commissione

Strasburgo, 12 feb – “La Commissione europea ha pubblicato un documento che indirizza all’aumento della tassazione del vino, prevedendo che sulle etichette debbano essere riportati i rischi per la salute, limitazioni e censure per gli spot pubblicitari, frenandola libera circolazione delle bevande alcoliche con l’apposizione di dazi sugli scambi transfrontalieri. Una crociata pericolosa che si nasconde dietro i buoni propositi salutistici della lotta contro il cancro, ma nel contempo va a colpire l’intero settore vitivinicolo. Un comparto da oltre 100 miliardi di euro e milioni di posti di lavoro che oggi sta già attraversando un momento difficile, come certificato anche, dalle conclusioni del gruppo di alto livello sul vino. Ho presentato una interrogazione alla Commissione, chiedendo il motivo di questa presa di posizione, non condivisa peraltro con gli operatori e gli Stati membri, che già in passato avevano espresso perplessità rispetto al merito e all’applicabilità di analoghi indirizzi e obiettivi. Ci troviamo di fronte all’ennesima, drammatica decisione calata dall’alto, che rischia di mettere in ginocchio un’eccellenza simbolo del Made in Italy. Continuerò a difendere le nostre eccellenze, le nostre imprese, produttori e agricoltori, da un’Ue che si dimostra sempre più lontana dalla realtà, e ancora in pieno ostaggio ideologico del Green Deal”.

Così l’europarlamentare della Lega Anna Maria Cisint, prima firmataria dell’interrogazione alla Commissione europea, firmata anche dagli europarlamentari della Lega Paolo Borchia (capo delegazione), Isabella Tovaglieri, Roberto Vannacci.

Ricevuto e pubblicato da Dario Buscema e Serena Queirolo – Accredited Parliamentary Assistant of Mep Anna Maria Cisint il 15 Febbraio 2025

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