HomeGeopoliticaUnione EuropeaVino: "Ue contro l'Italia, milioni di posti a rischio"

Vino: “Ue contro l’Italia, milioni di posti a rischio”

Vino Cisint (Lega): Ue contro l’Italia! pericolosa crociata ideologica contro il settore vitivinicolo. Questa UE è un pericolo per le nostre imprese e per la nostra economia! Non permetteremo che il nostro vino, simbolo di qualità e tradizione, venga distrutto da burocrati lontani anni luce dalla realtà!” Il comunicato stampa

Un attacco frontale contro l’Italia, la sua economia, il suo patrimonio culturale e le sue eccellenze. L’Unione Europea, con l’ennesima scelta scellerata, vuole colpire il settore vitivinicolo con un pacchetto di misure che rischiano di affossare definitivamente un comparto da oltre 100 miliardi di euro e che garantisce milioni di posti di lavoro. Una decisione imposta dall’alto, senza confronto con gli operatori e gli Stati membri, che dimostra ancora una volta quanto questa UE sia lontana dalla realtà e ostaggio di un’ideologia dannosa.

Un provvedimento al pari del “Nutriscore”, un sistema di etichettatura fuorviante che penalizza ingiustamente alcuni prodotti come quelli italiani – salumi, formaggi, olio d’oliva – basandosi unicamente sulla composizione chimica dell’alimento anziché sulla quantità di prodotto consumato. Un altro strumento ideologico che attacca il Made in Italy, danneggiando non solo il settore vitivinicolo, ma anche quello agroalimentare nel suo complesso.

“La Commissione europea, che ho già interrogato sul tema chiedendo sia di valorizzare e non penalizzare il settore vitivinicolo che se abbia provveduto ad elaborare uno studio preventivo sulle eventuali conseguenze economiche delle sue proposte – denuncia l’europarlamentare della Lega Anna Maria Cisint – ha pubblicato un documento che prevede l’aumento delle tasse sul vino, l’introduzione di avvertenze sanitarie sulle etichette, limitazioni e censure per la pubblicità e persino nuove imposte transfrontaliere. Tutto questo con il pretesto della lotta contro il cancro, mentre in realtà si tratta di un attacco deliberato ai nostri produttori e alla libera impresa. Paragonare il vino ai superalcolici è un insulto alla nostra storia e alla nostra tradizione”. 

Nell’interrogazione, firmata anche dagli europarlamentari Paolo Borchia, Isabella Tovaglieri, Roberto Vannacci e Raffaele Stancanelli, si chiede conto di questa ideologica presa di posizione e delle sue conseguenze devastanti sul settore.

“L’UE prosegue nella sua guerra ideologica ignorando il valore economico e culturale del nostro settore vitivinicolo, già messo in difficoltà dalla crisi e dalle politiche fallimentari di Bruxelles – conclude l’On. Cisint – Mentre altri Paesi proteggono e promuovono le loro eccellenze, l’Europa attacca le nostre!

Questa UE è un pericolo per le nostre imprese e per la nostra economia! Non permetteremo che il nostro vino, simbolo di qualità e tradizione, venga distrutto da burocrati lontani anni luce dalla realtà!”.

Ricevuto e pubblicato da Dario Buscema e Serena Queirolo – Accredited Parliamentary Assistant of Mep Anna Maria Cisint il 17 Febbraio 2025

RELATED ARTICLES

Most Popular

Recent Comments