249° Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza: la ricorrenza ha costituito l’occasione per tracciare un bilancio dei risultati conseguiti.
Pordenone – Oggi, 23 giugno, presso il suggestivo scenario dell’ex convento di San Francesco – alla presenza delle massime cariche istituzionali del territorio, di numerose Autorità civili, religiose e militari e di una folta rappresentanza di militari in servizio alla sede – si è celebrato il 249° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza con una solenne cerimonia, preceduta, nella prima mattinata, dal rito dell’alzabandiera tenutosi presso la caserma sede del Comando Provinciale di Pordenone.
Nel corso della celebrazione, presieduta dal Comandante Provinciale, Col. Davide Cardia, sono state anche consegnate alcune ricompense di carattere morale a militari particolarmente distintisi in operazioni di servizio.
La ricorrenza ha costituito l’occasione per tracciare un bilancio dei risultati conseguiti, nello scorso anno e nei primi 5 mesi di quello in corso, dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Pordenone contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.
Importanti risultati sono stati raggiunti nelle principali “missioni” istituzionali assegnate dall’Autorità Politica in relazione ai seguenti obiettivi:
– lotta all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali;
– contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica
– lotta alla criminalità economico-finanziaria;
– concorso alla sicurezza interna ed estera del Paese.
Ciò è stato possibile grazie alla combinazione di poteri, competenze, strategie e metodologie operative, unica nel panorama istituzionale nazionale, che la Guardia di Finanza è in grado di mettere in campo: un insieme di fattori che consentono al Corpo di fornire una risposta trasversale, completa ed unitaria alle diverse fenomenologie criminali altrettanto compatte nella loro quotidiana minaccia alla solidità del sistema economico-finanziario dello Stato.
Il contrasto all’evasione fiscale è l’obiettivo prioritario della missione di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza. Il fenomeno danneggia non solo il bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali sottraendo risorse da destinare ai servizi pubblici e costituendo quindi un freno allo sviluppo del Paese e all’adozione delle misure distributive del reddito ma genera anche distorsioni di mercato a danno di quelle imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi, ponendosi al di fuori della legalità, sovverte l’etica e le regole della libera concorrenza.
In questo particolare ambito operativo, nella provincia di Pordenone, nel periodo nel periodo 1° gennaio 2022 / 31 maggio 2023 sono stati eseguiti 2.393 interventi ispettivi, tra verifiche e controlli.
Per quanto riguarda l’indebito utilizzo dei crediti di imposta sono state effettuati 57 interventi che hanno consentito di contestare crediti indebitamente compensati per oltre 3,8 milioni di euro.
Particolare impulso è stato dato alle attività finalizzate a contrastare il fenomeno del “lavoro sommerso” che hanno consentito di accertare, in svariati settori produttivi e/o commerciali, 148 lavoratori in nero o irregolari, quasi la totalità di nazionalità straniera e dei quali 14 sono risultati essere senza un regolare permesso di soggiorno in Italia. Sono stati segnalati 76 datori di lavoro alle competenti Autorità Amministrative, per l’accertamento dei contributi dovuti e delle relative sanzioni.
Da segnalare l’ottima e proficua collaborazione con gli altri attori istituzionali competenti in materia, vale a dire l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, l’INPS e l’INAIL, con i quali sono stati intrattenuti, e proseguono, costanti interscambi informativi e professionali.
Nel settore prettamente deputato al contrasto dell’evasione fiscale sono stati “scoperti” 29 evasori totali e paratotali e denunciate 12 persone all’Autorità Giudiziaria, per reati previsti dalla Legge Penale Tributaria (Decreto Legislativo 74/2000).
L’azione di contrasto agli evasori seriali è, tuttavia, efficace quando si riesce concretamente a recuperare quanto illecitamente sottratto alle casse dell’Erario. A conferma di tale impegno, nel periodo in argomento:
– sono stati eseguiti, dai Reparti della Provincia, provvedimenti di “sequestro per equivalente”, disposti dall’Autorità Giudiziaria per quasi 95 mila di Euro;
– sono state proposte, alle medesime Autorità, analoghe misure ablative per oltre 5 milioni di Euro.
Vedi anche: https://pordenoneoggi.it/
Del 24 Giugno 2023