Quattro figli e tre matrimoni naufragati, dopo la morte per suicidio del figlio disse: “Dio mi ha fatta sbagliata!”
Addio a Sinéad O’Connor, artista talentuosa, figlia “controversa” della nostra epoca: era nata l’8 dicembre 1966 a Dublino e crebbe con una madre alcolizzata affetta da crisi depressive. Sinéad frequentò diversi collegi cattolici ma il suo rapporto fu a dir poco complesso con la religione: celeberrima nel 1992, quando denunciando la pedofilia, strappò davanti alle telecamere una foto di Papa Giovanni Paolo II, al grido di «(Fight the real enemy – combatti il vero nemico»!
In campo strettamente musicale Sinéad O’Connor ha pubblicato 10 album con il suo maggior successo legato al singolo Nothing Compares 2 U del 1990 proclamato nello stesso anno numero uno al mondo dai Billboard Music Awards.
Periglioso e molto combattuto fu quindi il suo percorso trascendente: nel 1999 si fece ordinare sacerdotessa di una setta para-cattolica e cambiò nome in Magda Davitt facendosi chiamare Madre Bernadette Mary, nel 2005 arrivò a dichiarare che la sua missione era: “Salvare Dio dalla religione”; per poi convertirsi all’Islam incominciando a indossare il velo musulmano nei suoi concerti. Fino alle diagnosi di bipolarismo, depressioni intermittenti e le 8 minacce e tentativi di suicidio con i messaggi deliranti dopo la morte nel 2022 dell’adorato figlio Shane.
L’8 agosto 2017 aveva già pubblicato un video di 11 minuti con le seguenti tremende parole: «Sono da sola, tutti mi trattano male e sono malata. Le malattie mentali sono come le droghe. Vivo in un motel Travelodge in New Jersey e sono da sola. E non c’è niente nella mia vita eccetto il mio psichiatra, la persona più dolce al mondo, che mi tiene in vita. Voglio che tutti sappiano cosa significa, e perché faccio questo video. Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. All’improvviso, tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male.»
Il 7 gennaio 2022 poi la devastante morte per suicidio del figlio Shane, di soli 17 anni avuto da una relazione col cantante folk Donal Lunny, che le fece disperatamente dire: «Nessuno segua il suo esempio», ma anche: «Ho deciso di seguire mio figlio. Non c’è motivo di vivere senza di lui. Tutto quello che tocco lo rovino. Non voglio essere in un mondo senza il mio Shane e senza gli altri miei figli. Non merito di vivere. È colpa mia. Non di un altro. Non è colpa dei miei genitori, della mia famiglia o dei miei figli. Dio mi ha fatta sbagliata».
L’ultimo post sui social pubblicato dieci giorni fa, era dedicato sempre al figlio Shane: «Mio figlio diciassettenne si è tolto la vita nel 2022. Da allora vivo come una creatura notturna non morta. Era l’amore della mia vita, la luce della mia anima. Eravamo un’anima sola divisa in due metà. È stato l’unico che mi abbia mai mai amato incondizionatamente. Sono persa nel bardo senza di lui».
Addio a Sinéad O’Connor, artista talentuosa, figlia “controversa” della nostra epoca.
Del 28 Luglio 2023