Perchè vogliono decostruire la persona umana, negarne l’essenza, ridurre la natura a biologismo, isolarla dai rapporti che sono teleologicamente inscritti nel suo essere e, attraverso la neolingua, cancellare le differenze e «criminalizzare» ogni pensiero critico che si ispiri al realismo aristotelico-tomista?
Dove sta andando questo Occidente «morente», incapace di riconoscere la ricchezza della sua storia, della sua fede, del suo pensiero? Dove? Sta cercando di sostituire il reale, l’essere, con la costruzione graduale di un mondo artificiale che ha come «attore» un uomo potenziato e snaturato (un Elon Musk, accolto dal nostro Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, che punta ad integrare il cervello umano con un computer, aprendo scenari inimmaginabili fino a qualche tempo fa in termini etici, di responsabilità morale etc.).
Nel cuore del capitalismo globale la «putrida» politica europea, di fronte alla quale non c’è alcuna forza politica in grado di opporvisi, matura il suo nefasto progetto di andare oltre l’umano ed il terreno, di trascendere la realtà stessa. Per questa ragione ha elaborato una metafisica tecno-scientista, fondata sull’idea di uomo come «perturbatore» dell’ordine esistente (si pensi all’ideologia «green»), funzionale ad una escatologia millenarista ove la salvezza è quella che si ottiene dalla divinizzazione della tecnica idonea a rendere l’uomo un Dio.
Per conseguire questo obiettivo bisogna necessariamente decostruire la persona umana, negarne l’essenza, ridurre la natura a biologismo, isolarla dai rapporti che sono teleologicamente inscritti nel suo essere (primo fra tutti la famiglia) e, attraverso la neolingua, cancellare le differenze e «criminalizzare» ogni pensiero critico che si ispiri al realismo aristotelico-tomista.
Perchè vogliono decostruire la persona umana, negarne l’essenza, ridurre la natura a biologismo, isolarla dai rapporti che sono teleologicamente inscritti nel suo essere e, attraverso la neolingua, cancellare le differenze e «criminalizzare» ogni pensiero critico che si ispiri al realismo aristotelico-tomista?
Ecco perché, al fine di porre un freno a questa folle deriva, è importante tornare al rapporto di identità tra pensiero ed essere che la modernità (a partire da Cartesio) ha stravolto prima con il primato del soggetto sull’oggetto, poi con la realtà in sé quale contenuto del pensiero (idealismo hegeliano) che è sintesi assoluta, tale cioè da togliere ogni contraddizione.
In questo modo, la Verità diviene un al di là di intangibile e misterioso ed il pensiero, abbandonata la categoria della «totalità», cessa di essere metafisico nel senso classico del termine e si spezza in una pluralità di teorie particolari ciascuna delle quali (psicologia, sociologia, medicina, informatica etc.) pretende di cogliere, non riuscendovi in ragione della sua prospettiva parziale, il senso ultimo dell’essere.
Prof. Daniele Trabucco Costituzionalista il 04 Marzo 2024