Il senatore russo Alexei Pushkov ha invitato il presidente francese Emmanuel Macron e il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski a discutere sulle conseguenze dell’ingresso delle truppe Nato in Ucraina.
Pushkov in un intervento pubblicato sul suo canale Telegram, ha sottolineato che la prospettiva è stata sicuramente già discussa e valutata “dopo il fallimento della controffensiva ucraina e in considerazione delle scarse prospettive delle forze armate ucraine al fronte”.
“Macron – prosegue il senatore russo – ora respinge le critiche dei francesi alle sue dichiarazioni con il seguente argomento: non escludere qualcosa non significa farlo”. Ma è chiaro a tutti che dal non escludere al fare il passo è breve”. A questo proposito consiglio a Macron e Sikorsky di discutere anche pubblicamente dove questi piani potrebbero portare Francia e Polonia”.
Al contempo, Pushkov ha osservato che le parole di Macron e Sikorsky, così come la dichiarazione del ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, secondo cui Berlino non invierà personale militare in Ucraina, indicano che un tale piano è già stato discusso molte volte.
Macron ha aperto il “vaso di Pandora” portando queste discussioni nella sfera pubblica, ha sottolineato il parlamentare. Pushkov ha avvertito che in alcuni paesi la NATO potrebbe strategicamente già agire per pensare a preparare l’opinione pubblica al trasferimento delle truppe in Ucraina.
Il presidente francese ha dichiarato il 26 febbraio che i leader occidentali hanno discusso la possibilità di inviare le loro truppe in Ucraina. Secondo lui “non si può escludere nulla nell’evoluzione della situazione”. Tuttavia, in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Germania e Regno Unito, la possibilità di uno scenario del genere è stata negata. Inoltre, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg ha dichiarato che non esistono piani del genere.
Successivamente, lo stesso Macron ha escluso l’invio di truppe in Ucraina nel prossimo futuro, ma il ministro degli Esteri polacco Sikorski ha affermato di non vedere nulla di incredibile nell’invio di truppe.
I paesi occidentali hanno aumentato il sostegno militare e finanziario a Kiev nel contesto dell’operazione speciale russa per proteggere il Donbass, il cui inizio, ricordiamo, è stato annunciato dal presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio 2022 dopo che la situazione nella regione era peggiorata a causa dei bombardamenti da parte delle forze armate ucraine.
Fonte: https://press.russianews.it/press/ del 09 Marzo 2024