La trascrizione del videomessaggio di Mons. Carlo Maria Viganò al Congresso eucaristico nazionale svolto nei giorni scorsi negli Stati Uniti, a Indianapolis (Indiana) di Aldo Maria Valli
Si è svolto nei giorni scorsi negli Stati Uniti, a Indianapolis (Indiana), il Congresso eucaristico nazionale.
John Henry Westen (con altri) ha organizzato un evento alternativo, con Santa Messa Apostolica, per il quale ha chiesto a monsignor Viganò di inviare un videomessaggio.
Ecco la trascrizione:
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Vos estis lux mundi.
Non potest civitas abscondi supra montem posita.
Mt 5, 14
Cari Amici, giunga il mio saluto a voi tutti qui riuniti per onorare e adorare pubblicamente il Re Eucaristico. Il mondo grida: Non abbiamo altro re che Cesare. Voi rispondete: Cristo è Re! E questo Re divino voi lo accompagnate lungo le strade per tributarGli pubblici onori, testimoniando la vostra fede e il vostro amore per il Signore. Una fede che noi intendiamo testimoniate anche nell’amore e nella difesa della Messa tradizionale, cuore palpitante della Santa Chiesa contro cui le potenze infernali si scatenano.
Pochi giorni fa il sinedrio romano che si presenta come supremo tribunale della Chiesa mi ha dichiarato scismatico e scomunicato. Questa decisione autoritaria ha reso ancora una volta evidente l’estraneità della chiesa berogliana alla Chiesa di Cristo, di cui usurpa l’autorità per distruggerla intenzionalmente. Sono i falsi pastori dai quali ci mette in guardia il Signore. Ma le leggi della Chiesa sono fatte per il bene delle anime, non perché i mercenari possano abusarne per disperdere il gregge. Ecco perché tutte le norme che impediscono di fare il bene o incoraggiano a compiere il male sono del tutto prive di forza e senza valore, ad iniziare dalle inaudite restrizioni che Bergoglio e la Gerarchia ufficiale continuano a imporre alla Messa tridentina.
Io vi esorto a non lasciarvi intimidire: la Messa è un diritto sancito in perpetuità dalla Bolla Quo primum tempore di San Pio V, un diritto che nessuno in terra può legittimamente impedirvi di esercitare, specialmente quando l’unica alternativa è assistere a un rito protestantizzato, e sempre più adulterato, che mette a rischio la vostra Fede e vi costringe ad assistere o addirittura a partecipare alla profanazione del Santissimo Sacramento.
Se i Vescovi vi chiudono le chiese, voi allestite degli altari nelle vostre case, nelle piazze, nei boschi, rifiutando le vostre offerte alle diocesi e alle parrocchie. Cercate sacerdoti fedeli e create delle comunità che combattono l’apostasia presente, come al tempo di Cromwell. Confortatevi a vicenda e sostenetevi nel vincolo della Carità, alimentati dalla Santissima Eucaristia e dalla Parola di Dio. Rimanete uniti in Cristo, nella Santa Madre Chiesa, per dare testimonianza alla Verità oggi conculcata.
Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio da Mel Gibson, che tutti voi conoscete. Mi ha scritto:
«Sono sicuro che non ti aspettavi nient’altro da Jorge Bergoglio: so che sai che non ha alcuna autorità. È davvero un distintivo d’onore essere scomunicato dalla falsa chiesa postconciliare. Hai tutta la mia comprensione per il fatto che soffri pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri sei un eroe coraggioso. Bergoglio e le sue coorti hanno i paramenti e le chiese, ma tu hai la fede».
Mel ha ragione: loro hanno i paramenti e le chiese, ma noi abbiamo la Fede, come ai tempi di Sant’Atanasio. Ma io non sono un eroe: saranno eroi quei vescovi e quei sacerdoti che apriranno gli occhi, dopo la mia scomunica, e prenderanno posizione.
Il vostro impegno di Cattolici non venga meno nella sfera civile. Se i vostri vescovi non hanno il coraggio di condannare pubblicamente noti politici sedicenti cattolici che violano sfacciatamente i Comandamenti di Dio, voi sapete che gli uni e gli altri non possono essere in alcun modo appoggiati né obbediti. Denunciate il tradimento dei governanti e la rottura del patto sociale: portate alla luce il golpe che il deep state conduce nello Stato con gli stessi metodi con cui la deep church demolisce la Santa Chiesa Cattolica, perché quanto costoro compiono sia compreso da tutti.
Se volete che Nostro Signore regni nella sfera pubblica, dovete far sì che questo regno sia consolidato e solido anzitutto nella vostra sfera privata, nella vita quotidiana, soprattutto nelle vostre famiglie.
Il colpo di stato globale, che sta trascinando il mondo e il corpo ecclesiale verso la rovina dell’apostasia e della ribellione alla Maestà di Dio e alla universale Signoria di Cristo Re e Pontefice, conta sul vostro silenzio e sulla vostra cieca obbedienza per riuscire ad imporsi definitivamente. Se saprete proclamare con la vostra vita la Regalità di Cristo e denuncerete il piano infernale contro Dio e contro l’uomo, voi sarete il sale della terra (Mt 5, 13) che dà sapore, il lievito che fermenta la massa.
La Santa Chiesa è la civitas supra montem posita, la città posta sul monte: essa non può nascondersi proprio perché la Provvidenza l’ha voluta domina gentium, signora dei popoli. Se essa oggi è oscurata, è perché è stata invasa dai nemici con la complicità di chi dovrebbe invece custodirla e proteggerla. Se essa è umiliata dinanzi alle nazioni, è perché chi la governa non obbedisce più a Nostro Signore, che non riconosce più come proprio Re. Ma voi, figli della Chiesa e patrioti americani, dovete continuare a combattere la vostra buona battaglia, anche e soprattutto quando l’autorità civile e religiosa sono complici della comune rovina.
Non lasciatevi scoraggiare, carissimi figli: siete il sale della terra, siete la luce del mondo. Lasciatevi pervadere dalla Grazia di Cristo e rendetevi docili strumenti nelle mani sapienti di Dio. Pregate: pregate per la Santa Chiesa, assediata da nemici tremendi e spietati, perché il Signore la protegga e la custodisca, e con essa protegga e custodisca voi tutti, Suoi figli.
Su tutti voi, carissimi, scenda copiosa la più larga Benedizione, in nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
19 luglio 2024
Fonte: https://www.aldomariavalli.it/2024/07/20/monsignor-vigano-il-colpo-di-stato-globale-conta-sul-nostro-silenzio/ del 21 Luglio 2024