Leggiamo alcune riflessioni fatte dall’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò, già Nunzio negli Usa fatte dopo l’attentato a Trump.
L’attentato “dimenticato” a Trump
Del fallito attentato al presidente Donald J. Trump non ne parla “stranamente” più nessuno, dopo il tentativo fallito di eliminarlo il Deep State ha cambiato cavallo per le presidenziali puntando sulla vice di un improponibile Biden, Kamala Harris e nel giro di poche settimane il miracolo sta avvenendo: grazie alla martellante campagna pubblicitaria, al monopolio mediatico militarizzato da lorsignori i sondaggi annunciano il sorpasso della Harris su Trump. Rileggiamo alcune riflessioni fatte dall’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò, già Nunzio negli Usa fatte dopo l’attentato a Trump.
A capo di tutti i governi occidentali ci sono emissari di organizzazioni sovranazionali di origine massonica
TraWorld Economic Forum, Massoneria e Chiesa bergogliana: l’Anticristo e l’inversione del concetto di Bene e Male
di
Carlo Maria Viganò
Il mondo si prepara a un grande risveglio, allo svelamento (nel senso etimologico del termine “apocalisse”) della menzogna che per troppo tempo ha eclissato la Verità. Quando ciò che abbiamo avuto davanti agli occhi ci verrà presentato come realmente è e non come ci viene presentato, tutto acquisterà significato, anche e soprattutto in chiave escatologica. Non sarà la realtà a cambiare, ma la nostra comprensione di essa. Solo Nostro Signore, Lux mundi, può illuminare le tenebre di questa notte oscura, sia per coloro che Egli ha posto all’autorità, sia per coloro che sono gerarchicamente soggetti ad essa.
Del 19 agosto 2024 Fonte: KontraInfo
Omnis potestas a Deo – Contributo al libro “Globalisti Assassini” edito da Visione editore. A cura di Carlo Maria Viganò
Il ricorso all’omicidio come strumento per eliminare un avversario politico risveglia in noi un sentimento di ribellione che nasce dalle fibre più profonde del nostro essere, da quel sentimento di giustizia violata che è lo stesso che proviamo di fronte all’impunità dei colpevoli, di fronte alla violenta arroganza dei suoi crimini. Unicuique suum tribuere : dare a ciascuno ciò che gli è dovuto riassume il fondamento della Legge Naturale che vediamo tradito sia dalla mancanza di punizione per i colpevoli sia dalla persecuzione degli innocenti e dei deboli. In questa violazione si vede l’abdicazione dell’autorità che in ogni società umana è appunto preposta ad amministrare la Giustizia in nome di Cristo, Signore e Giudice universale.
Ma quale giustizia può esserci laddove l’autorità stessa non solo non punisce i malvagi e premia i buoni, ma anzi è la prima a incoraggiare il male e a impedire il bene? L’origine di questo capovolgimento è la conseguenza necessaria di un capovolgimento molto peggiore dell’ordine sociale, vale a dire il rifiuto di Cristo come Dio, Re e Signore. È la Rivoluzione, cioè l’istituzionalizzazione del Non serviam di Lucifero, e con essa l’inversione del concetto di Bene e Male.
Il bambino assassinato nel grembo materno, la donna violentata, il malato abbandonato a morte dal medico, il commerciante aggredito, il vecchio picchiato, il cittadino vessato da tasse ingiuste, lo studente che è corrotto dal professore… sono tutti volti di un’ingiustizia generale che grida vendetta agli occhi di Dio, proprio perché è in Dio che ciascuno di noi trova il supremo Garante della Giustizia. Questa richiesta di vendetta – cioè di ripristino della Giustizia violata – è ancora più forte quando il male che vediamo commesso in pieno giorno non solo non viene punito, ma viene addirittura incoraggiato; mentre chi resiste, chi non accetta la sovversione, chi continua a credere che ci siano principi immutabili ed eterni a cui aderire, viene perseguitato dalle autorità. L’insegnante licenziato per non aver voluto riferirsi a uno studente maschio con pronome femminile, lo studente espulso per aver affermato in classe che esistono solo due sessi, il medico licenziato per essersi rifiutato di somministrare un siero letale il paziente, lo scienziato licenziato per non aver avallato la frode climatica, il prete allontanato dalla sua parrocchia per aver condannato le deviazioni dottrinali e morali accettate oggi… Queste sono le prime vittime della Rivoluzione. Non c’è posto per queste persone nella società disgregata, così come non c’era posto per i criminali e i malfattori nella società ordinata secondo la Legge del Vangelo.
Mentre cerchiamo di dare un senso a ciò che accade intorno a noi oggi, dobbiamo avere il coraggio di riconoscere il tradimento dell’autorità umana nei confronti della suprema Autorità di Dio. Senza questo tradimento, nulla di ciò che sta accadendo sarebbe nemmeno immaginabile. Pertanto, è dalla restaurazione di un’autorità sana secondo la volontà di Dio che dobbiamo cominciare a ricostruire la società.
Il fallito attentato al presidente Donald J. Trump è l’ultimo di una lunga serie di episodi simili attraverso i quali governi corrotti eliminano persone che considerano un ostacolo alla realizzazione dei loro piani: si tratti di un ex presidente degli Stati Uniti, di un primo ministro o un ex collaboratore “scomodo”, non cambia nulla. Per non parlare dei “suicidi” e degli incidenti mortali di chi, con la sua testimonianza, avrebbe potuto condannare personaggi di spicco del deep state o della lobby globalista.
La vigliaccheria dell’omicidio commesso da un sicario rivela l’ingiustizia di un’azione contro un “nemico” con il quale non è accettato un confronto leale, dal quale uscirebbe vittorioso. Il modus operandi è l’unico che ogni tirannia ha utilizzato contro i suoi avversari: ridicolo (l’avversario è un buffone che non va preso sul serio), patologizzazione (è un pazzo che dovrebbe essere rinchiuso in un ospedale psichiatrico), criminalizzazione ( ci sarebbe che metterlo in galera) e l’eliminazione morale o fisica (non dovrebbe esistere: è una non persona senza diritti). Chiunque mina il Sistema – soprattutto se ha un’autorità che deriva dall’evidente ragionevolezza dei suoi argomenti che rischia di aprire gli occhi alle masse – diventa oggetto di questo ostracismo progressista proprio perché rivela la corruzione del potere e la menzogna intollerante lo nutre. Donald Trump va dunque “messo nel mirino” – secondo l’espressione usata da Joe Biden cinque giorni prima dell’attentato – e quando viene picchiato o ferito, la responsabilità morale non ricade su chi ha creato il clima di violenza o sul sicario, ma nella vittima che “lo ha chiesto” e che, di fatto, sfrutta a proprio vantaggio l’aggressione subita.
Negli ultimi anni, altri leader politici – e non solo loro – sono stati oggetto di questa strumentale e pretestuosa criminalizzazione: si pensi a Gabriel García Moreno, Enrico Mattei, John Fitzgerald Kennedy, Aldo Moro, Bettino Craxi, Silvio Berlusconi, Jair Bolsonaro, Robert Fico, Viktor Orbán e tanti altri. Cosa hanno in comune? La loro opposizione ad un sistema che li renderebbe meri esecutori degli ordini di un potere eversivo che controlla tutto. Gli attacchi mediatici, i processi sommari e la minaccia di ritorsioni sono diventati la norma, una norma che sembra volersi estendere all’omicidio, in nome della sopravvivenza della tirannia e della preservazione del potere delle logge che la guidano.
Il Male non può tollerare il Bene, come la menzogna non può tollerare la Verità, come l’oscurità non può tollerare la Luce. Vuole però che il Bene sia conciliante e inclusivo, che la Verità accolga l’errore, che la Luce sia oscurata. La verità è accusata di intolleranza, la giustizia di crudeltà, e l’onestà e la rettitudine vengono derise e screditate. E questa contraddizione – che annulla il primato di ciò che è Vero, Buono e Giusto a favore di ciò che è falso, cattivo e ingiusto – è possibile solo laddove le masse siano state convinte di non avere alcun principio intangibile in base al quale combattere e morire. Questa società intrappolata è arrivata a credere che una madre può uccidere il suo bambino nel grembo materno, che gli anziani e i malati possono essere assassinati dal medico, che il pervertito e il pedofilo possono essere lasciati liberi di corrompere e stuprare senza che ciò susciti indignazione e violenza. reazione da parte di nessuno.
In nome di una pace falsa e ipocrita, la forza viene esercitata dai cattivi contro i buoni, ma diventa oppressione intollerabile quando i buoni invocano la forza per rendere innocui i cattivi. Così, il padre di famiglia che spara al ladro che irrompe in casa sua di notte finisce in prigione, mentre lo stupratore e il criminale sono liberi di continuare a fare del male. Chi difende i confini della propria Patria è un pericoloso nazionalista, mentre chi la invade per sottometterla o devastarla deve essere invitato e finanziato. Chi cura i malati va licenziato, chi stermina la popolazione con pseudo v4cvn4 viene premiato con lode. Chi non si sottomette ai sieri genetici deve essere punito e privato del lavoro, mentre chi si sottomette, compromettendo la propria salute e quella degli altri, deve essere premiato. Chi denuncia il colpo di stato mondiale è accusato di cospirazione, e chi organizza il complotto continua impunemente a demolire il proprio Paese. È il mondo sottosopra. È il mondo capovolto, pervertito e ribelle che vuole la Rivoluzione. È il regno dell’Anticristo, il padre della menzogna, l’assassino fin dall’inizio.
Che il mondo sia soggetto a Satana, che ne è il principe, fa parte del mistero di iniquità che vede la Civitas Dei contrapposta alla civitas diaboli . Ma fino ad oggi, in segno di contraddizione, la Chiesa cattolica ha sempre combattuto con energia e coraggio il principe di questo mondo e le sue seduzioni. Ma da sessant’anni la Cittadella è eclissata dalla falsa Chiesa, da quella Chiesa profonda che sta al corpo ecclesiale come lo Stato profondo sta allo Stato: un cancro che lentamente uccide l’istituzione dal suo interno, che si estende a tutti i suoi membri , che ne distrugge gli organi. Questa azione disgregatrice ha portato i suoi peggiori nemici ai vertici della Gerarchia, al punto da usurpare il Trono di Pietro e abusare della sacra autorità del Vicario di Cristo per contraddire gli insegnamenti di Cristo stesso. Così, come nell’ordine voluto da Dio la Signoria di Gesù Cristo unisce in sé il potere temporale e quello spirituale, nel caos infernale di Satana la tirannia dell’Anticristo dovrà unire in sé lo Stato profondo e il potere spirituale. Chiesa profonda, per poter esercitare un controllo assoluto sull’umanità. Un falso profeta, a capo di una falsa chiesa umanitaria e filantropica, sosterrà la sinarchia del Nuovo Ordine Mondiale, allo stesso modo in cui nella societas christiana il Papa ha ratificato l’autorità dei sovrani cattolici.
Oggi quel progetto totalitario e distopico è quasi giunto al culmine. Gli emissari del World Economic Forum e di altre organizzazioni sovranazionali di origine massonica sono ostentatamente alla testa di tutti i governi occidentali e possono contare sulla collaborazione della Chiesa bergogliana, che ha fatto proprie tutte le loro richieste. Come pensare che la voce di chi da anni denuncia questo golpe e il tradimento della Gerarchia cattolica possa essere salvata dal feroce ostracismo che colpisce chi non sostiene i piani dell’inimica vis ? Era solo questione di tempo. E così vediamo l’autorità della Chiesa – usurpata per essere usata contro la Chiesa – muoversi contro un Arcivescovo ed ex Nunzio Apostolico, accusandolo nientemeno che di scisma per aver denunciato le eresie e le deviazioni del gesuita argentino e per aver rifiutato la Concilio Vaticano II che gli ha aperto la strada. Un processo farsa non meno grottesco di quelli che sono stati condotti in ambito civile contro quei leader politici che hanno analogamente denunciato l’imminente minaccia del globalismo.
La menzogna su cui si fonda l’azione dello Stato profondo e della Chiesa profonda è la stessa: far credere che l’autorità, un tempo cordone ombelicale che lo unisce all’Autorità sovrana di Cristo, possa mantenere la sua legittimità in virtù di una presunta autoreferenzialità che assolutizza l’autorità terrena, portandola inesorabilmente alla tirannia. Omnis potestas a Deo , ci insegna la Sacra Scrittura (Rm 13,1). Ciò significa che se il potere di coloro che governano sulla terra – sia temporale che spirituale – non esercita la sua autorità non solo in nome di Dio, ma anche secondo la Sua volontà, allora manca di legittimità. E questa è, in definitiva, la protezione contro ogni tirannia che Nostro Signore ha voluto dare alle istituzioni terrene, affinché non degenerassero nel totalitarismo.
Obedire oportet Deo magis quam hominibus . Dobbiamo obbedire a Dio prima che agli uomini (At 5,29). Chi comanda e chi obbedisce – sia nello Stato che nella Chiesa – deve avere in Cristo Re e Sommo Sacerdote il fondamento della sua autorità e della sua obbedienza. Fuori di Cristo tutto è necessariamente caos e disordine, e come tale non ha alcuna legittimità: né l’arroganza di chi usurpa il Suo Scettro, né la ribellione di chi si crede esente dalla Sua Signoria Universale.
Il mondo si prepara a un grande risveglio, allo svelamento (nel senso etimologico del termine “apocalisse”) della menzogna che per troppo tempo ha eclissato la Verità. Quando ciò che abbiamo avuto davanti agli occhi ci verrà presentato come realmente è e non come ci viene presentato, tutto acquisterà significato, anche e soprattutto in chiave escatologica. Non sarà la realtà a cambiare, ma la nostra comprensione di essa. Solo Nostro Signore, Lux mundi, può illuminare le tenebre di questa notte oscura, sia per coloro che Egli ha posto all’autorità, sia per coloro che sono gerarchicamente soggetti ad essa.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
16 luglio 2024
Festa di Nostra Signora del Monte Carmelo
(originariamente pubblicata il 14 agosto 2024)
Vedi anche: https://exsurgedomine.it/240013-omnis-potestas-esp/
Fonte Giornale: https://noticiasholisticas.com.ar/ del 19 agosto 2024 Fonte: KontraInfo
In redazione il 20 Agosto 2024