La lezione attuale di Carl Schmitt
Il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano pro tempore, On. Giorgia Meloni, parla di “valori comuni” tra Italia e Stati Uniti d’America, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si riferisce spesso ai “valori comuni” dell’Unione Europea, l’Occidente intero (Nato, Unione Europea etc.) parla della necessitá della difesa dei nostri “valori”, attraverso il sostegno militare alla Repubblica di Ucraina, contro il pericolo rappresentato dalla Federazione Russa e dal suo Presidente Vladimir Putin. Tutti ad invocare questa “categoria mitologica”, ma concretamente in che cosa consistono i c.d. “valori”?
É possibile pervenire ad una teoria oggettiva dei valori? Il sostantivo “valore“, é bene non dimenticarlo, nasce all’interno del contesto economico, sebbene finisca, in breve tempo, per sconfinare nella sfera sociale, politica e giuridica (in merito a quest’ultimo aspetto si pensi al neocostituzionalismo dei valori). In realtà, ci troviamo dinnanzi ad un vero proprio uso ed abuso del termine, funzionale ad una certa narrazione politica volta a dividere il mondo in senso manicheo: da una parte i buoni, ossia coloro che tutelano i “valori“, dall’altra i cattivi, ovvero coloro che vi si oppongono.
Ora, come ha insegnato Carl Schmitt (1888 –1985) nella sua celebre opera intitolata “La tirannia dei valori” che completa alcuni passaggi lasciati aperti dal “Nomos della terra“, “il valore non é, vale“, e ció che vale aspira apertamente ad essere posto in atto in opposizione a ció che gli si contrappone, relegando a “non valore” il valore degli altri. Una vera e propria forma di tirannia!!! Alla pretesa di oggettivizzazione dei valori da parte dell’uomo, Schmitt, con la consueta lucidità e freddezza, obietta che questa altro non é che una forma di soggettivismo. La decostruzione schmittiana mira, allora, a mettere in evidenza, ed il conflitto tra Ucraina e Russia lo evidenzia molto bene, la dimensione polemogena del concetto di valore che porta sempre piú all’inasprimento dello scontro ideologico, presupposto per quello politico, giuridico e perché no…anche militare. Dietro, dunque, il richiamo ai “valori” si nasconde una forma latente di “fanatismo” consistente nella convinzione di poter possedere la Verità…Poveri illusi!!!
Daniele Trabucco – Professore strutturato in Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato presso la SSML/ Istituto di grado universitario «san Domenico» di Roma. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico il 06 Dicembre 2024